giovedì 1 febbraio 2018

Caro candidato Rettore


Con questa lettera intendo esprimere elementi di riflessione che ritengo sia opportuno considerare molto attentamente nell’affrontare la decisione che il Dipartimento di Matematica sia trasferito dalla sua sede storica di Via Saldini 50.

Innanzitutto, non posso immaginare che per un laboratorio si prospetti una collocazione che non prevede gli “strumenti” necessari per farlo funzionare: la ricerca e l’educazione matematica sono i presupposti dai quali deve partire qualunque ragionamento. La vita di un matematico è senza dubbio quanto deve essere preso seriamente in considerazione rispetto alla collocazione del Dipartimento di Matematica in un nuovo campus. Per i matematici sono “strumenti” gli spazi comuni, con lavagne davanti alle quali discutere o pensare, e sono essenziali i libri, sempre a nostra disposizione all’interno del Dipartimento ovvero una biblioteca prontamente accessibile, con sale di lettura. L'idea di Dipartimento inalienabile per un matematico - che sia discente o docente poco importa - è quella di Agorà ovvero di quel luogo d'incontro e di relazione maestro-discepolo, che dall’antichità fino a oggi, è il cuore della creazione e della trasmissione del sapere matematico. In tutti i migliori contesti, nazionali e internazionali, i matematici vivono una Agorà tutta loro! Un solo esempio, molto vicino: la nuova Torre Archimede dell’Università degli Studi di Padova, un Dipartimento di Matematica di cui sono stato membro e che conosco bene, con le sue aule e la sua biblioteca anche se le sedi universitarie a Padova sono sparse in tutta la città; un vero e proprio campus diffuso, come potrebbe essere quello di Milano, con le sue sedi storiche e quelle nuove.

La storia del nostro nome è importante per capire perché non siamo favorevoli ad abbandonare la nostra sede di Via Saldini 50. Nel 1929 l’eminente matematico Oscar Chisini, studente di Federigo Enriques, fondò l'Istituto di Matematica dell'Università degli Studi di Milano, assieme al fisico matematico Gian Antonio Maggi e a Giulio Vivanti. In seguito alla recente costituzione, che risale al 1924, l'Università degli Studi di Milano avrebbe dovuto occupare edifici da costruire nel quartiere Città Studi, progettato prima della prima guerra mondiale, e avere sede nel Palazzo delle Scienze di via Saldini 50, ora sede appunto del nostro Dipartimento di Matematica "Federigo Enriques". Ricordiamo che Chisini fu Direttore dell'istituto dai primi anni trenta fino al 1959; dal 1945 al 1950 fu Preside della Facoltà di Scienze dell'Università di Milano e fu lo stesso Chisini che, nel 1952, per onorare la memoria del grande maestro, scomparso pochi anni prima, propose di intitolargli l'Istituto. La proposta incontrò il favore di molti e in particolare di Giovanni Ricci, che per due anni era stato assistente di Enriques a Roma e che nel 1936, quando viene nominato professore di Analisi a Milano, da Milano non si è più mosso, tenendo corsi per incarico anche alla “Bocconi” e alla Scuola “Enrico Mattei” di studi superiori sugli idrocarburi di S. Donato Milanese. Durante la cerimonia Ricci tenne un discorso illustrativo sulla figura di Enriques e, in seguito, la famiglia Enriques donò all'Istituto un busto, attualmente esposto nella nostra Sala di Rappresentanza. Chi era Federigo Enriques e come mai l'Istituto di Matematica ha voluto mantenere tale nome, anche dopo essere divenuto Dipartimento di Matematica, sino dal 1982 ? Raccomando il recente articolo dal titolo “La cultura secondo Enriques” che sintetizza bene la figura di Enriques, redatto dal nostro collega Umberto Bottazzini e apparso sul Sole 24 Ore del 31/07/2016; in essenza, la visione di Enriques, che adduceva alla filosofia tutte le discipline teoriche, si potrebbe riassumere in questa sua affermazione: “Alla Geometria sembra doversi concedere un posto d’onore nel campo degli studi filosofici!” Filosofo e scienziato, educatore e storico, sicuramente grandissimo matematico, Enriques fu un ricercatore con un unico programma scientifico: la curiosità. Un programma d’eccellenza, che ha dato risultati spettacolari e studenti illustri, studenti che hanno mantenuto vivo il nostro Dipartimento e la nostra preziosa Biblioteca “Giovanni Ricci”, ancora oggi intitolata a un suo assistente. A questo punto, fare il nome di Enrico Bombieri è d’obbligo, infatti, studente frequentatore della nostra biblioteca, sotto la guida di Ricci appunto, il giovane Bombieri ha compiuto i suoi primi studi proprio presso l’Istituto di Matematica di Milano laureandosi nel 1963: Bombieri è Cavaliere di Gran Croce, Ordine al Merito della Repubblica Italiana (2002) ed è l’unico italiano ad aver ricevuto la Fields Medal (1974), il Nobel per noi matematici: tale riconoscimento viene attribuito dall’International Congress of Mathematicians (ICM), il congresso mondiale dei matematici che si tiene ogni quattro anni in giro per il mondo a partire dal 1897.

Questi succinti richiami storici rappresentano già molto bene quanto esposto in precedenza sulla vita matematica ovvero la sinergia tra maestro e discepolo che a volte si trasfigura in quella tra libro e lettore: ecco perché noi matematici siamo appassionatamente legati alla nostra Agorà. Siamo anche ben consapevoli che il futuro della matematica è ben più complesso di quanto si possa immaginare oggi e nuove scienze troveranno certamente sempre un linguaggio matematico in cui esprimersi. La matematica è ovunque: si trova in tutte le forme di conoscenza umana, ma non è al servizio di nessuna di queste. "La matematica è la regina delle scienze e la teoria dei numeri è la regina della matematica" diceva Gauss, proprio per esprimere il concetto che la ricerca in matematica vive di vita propria: che questo non sia il caso è infatti il principale fraintendimento riguardante il sapere matematico. In qualunque termine di paragone internazionale il nostro Dipartimento è ancora eccellente nel mondo ed ha continuato ad esprimere grandi matematici, nel presente come nel passato. Basta citare, ad esempio, tre attuali membri del nostro Dipartimento, della generazione anni 70, che sono ricercatori di punta in settori chiave della matematica moderna: Fabrizio Andreatta, professore ordinario di Algebra, uno tra i sei italiani invited speaker al suddetto ICM del 2018 e unico titolare di finanziamento Cariplo/Regione Lombardia 2017 per le scienze matematiche e fisiche di questo Ateneo; Paolo Stellari, professore ordinario di Geometria, che è il solo matematico italiano che ha ottenuto il finanziamento di un progetto di ricerca europeo nell’ambito dell’ERC Consolidator Grants 2017; infine, Enrico Valdinoci, già titolare di ERC Starting Grant, professore ordinario di Analisi, che risulta essere anche per il 2017 nella Thomson Reuters Highly Cited Researcher List: in questa lista compaiono solo cinque ricercatori di area matematica in tutta Italia.

In conclusione, sulla base di queste riflessioni, mi appello a te, in qualità di candidato Rettore, affinché la nostra peculiarità di matematici venga riconosciuta e che questo patrimonio prestigioso e di eccellenza manifesta non venga ignorato o trascurato, affinché il valore di questa Agorà possa essere apprezzato anche nel futuro, affinché nel nuovo Senato sia disposto che questa Agorà abbia ancora luogo anche nel Campus Expo, qualora sia inevitabile il nostro trasferimento. Bisogna essere consapevoli, al contrario, che in un nuovo campus, se concepito secondo criteri che non consentono di ricreare una tale Agorà matematica, ma solo una piccola porzione di questa al servizio di una comunità, come prospettato, di conseguenza, come per un laboratorio senza “strumenti”, sarà seriamente messa a repentaglio la nostra eccellenza, forse, saresti, come nuovo Rettore, addirittura responsabile di aver contribuito alla nostra estinzione, in seno a questo Ateneo. Mi appello a te, come candidato Rettore, affinché la visione di Enriques, come si vede rappresentata nel nostro Dipartimento, nella sua sede e con la sua storia, sia preservata come motivo di orgoglio per tutta l’Università degli Studi di Milano, anche domani come lo è oggi.

 Luca Barbieri Viale 

Direttore del Dipartimento di Matematica "Federigo Enriques"