Il problema non è la Riforma Gelmini: la protesta non si limita a questo. Gli studenti e le persone che si stanno mettendo in gioco in queste manifestazioni di rabbia, esprimono un forte dissenso e una totale sfiducia nei confronti di un intero sistema politico rappresentativo-amministrativo. Non hanno più speranza di esser rappresentati o di trovare un dialogo che senta le loro ragioni così come un semplice interlocutore nelle nostre istituzioni.
Queste persone hanno perso oppure hanno paura di non poter mai più ottenere la dignità di esseri umani: quella necessaria condizione sociale mediante la quale si può condurre una vita serena e degna, non hanno più nessuna ragionevole prospettiva di giungere a una qualsivoglia armonia e quindi si esprimono a gesti e senza parole.
Questa protesta è la controparte di una politica senza parole che deve esser spazzata via perchè ci si possa nuovamente esprimere e parlare.