domenica 26 luglio 2009

La buona e cattiva Stella degli atenei

Ecco il grande passo! finalmente la buona o cattiva Stella delle università italiane è stata messa nero su bianco: una parte (minuscola) di finanziamento sarà attribuito secondo il merito. Eureka!

Se questo significa, ad esempio, la capacità dei nostri atenei di attrarre finanziamenti, in particolare europei, questo certamente è un indicatore che colloca un ateneo in un ambito di merito internazionale e ne stabilisce l'importanza nel mondo. Bisogna ricordare che il processo di valutazione delle università italiane deve esser considerato ancora in divenire e quindi certamente ancora approssimativo e migliorabile ma non a costo zero! Sembra quindi importante avviare subito una attenta valutazione del processo di valutazione.

Forse, ad esempio, sarebbe meglio suddividere gli atenei per valutarli correttamente rendendo maggiormente omogeneo il confronto: mi riferisco allla scelta di aver collocato Politecnici insieme a Università piccole, medie e grandi. Non si possono utilizzare le stesse unità di misura per entità di natura differente.

Inoltre, analogamente, all'interno degli atenei si auspica che i rettori si adoperino per destinare questi premi direttamente a chi ha più meritato e forse ha proprio consentito all'ateneo stesso di meritare la buona Stella.