A quasi un anno di assenza da questo blog riprendo ora una boccata d'aria dopo una vera apnea di no comments. In quest'ultimo anno ci siamo ritrovati a navigare in un mare di idiozie e volgarità, una miscela esplosiva per la nostra salute mentale e dunque, per non ritrovarmi a dover fare uso di farmaci antidepressivi e/o tranquillanti, ho deciso di abbandonare al loro corso le tortuose non meno che viziose vicende del precedente governo.
Per quanto sia per me ancora quasi impossibile pensarlo abbiamo un altro governo. Quanto si discosterà dai precedenti lo vedremo nei fatti. Dal mare magnum della bassezza ci ritroviamo ora sollevati, risalendo la china, su su per il premio della montagna, tra le vette della presunta tecnocrazia. Che la politica, in senso moderno, sia obsoleta già lo pensavo in epoca non sospetta ma adesso posso godermi anche il tramonto dell'alta finanza. Resteremo, dopo i monti, solo con le paludi della burocrazia, sorella della tecnocrazia.
Per altro, l'epoca moderna, era già stata trasfigurata in quella post-moderna e, a parte dover studiare cose inutili per sempre in alcuni libri di storia, non ci resterà altro che il presente che stiamo vivendo. Ogni giorno sembra far comunque sempre parte della nostra intermedia, non alta ne bassa, politica, in senso antico, greco. La solidarietà, l'equità ovvero la politica che sorge spontanea da tutte le qualità delle nostre relazioni umane con altri esseri umani che vivono ora qui, vicino a noi, in una polis. Tutto questo, che resiste anche a usi e abusi quotidiani della politica post-moderna, per ricordarci che pur sempre esiste una utopia, che dal greco continua a insegnare a vivere, anche oggi.
Le vicende di questa futura accademia di tecnocrati dai quali ormai siamo anche governati, le possiamo anche criticare, condividere o meno, ma saranno comunque uno sfondo alla nostra sempre nuova etica, come la grecia antica ha come sfondo quella moderna. Per ora, in una soluzione di continuità risuona forte e chiaro un tuono tra i monti:
"Nell'università, varati i decreti attuativi della legge di riforma approvata lo scorso anno, è ora necessario dare rapida e rigorosa attuazione ai meccanismi d'incentivazione basati sulla valutazione, previsti dalla riforma”