Si vota dal 10 al 19 novembre. Elezioni per la formazione delle commissioni giudicatrici delle procedure valutative per il reclutamento di professori e ricercatori universitari - I sessione 2008 - concorsi che son stati banditi mediante il decreto "mille proroghe" del precedente governo. A questo proposito segnalo - e sottoscrivo - l'ultimo articolo di Francesco Giavazzi "Università tre segnali da dare in una settimana" [Corriere della Sera, 3 novembre 2008] reperibile alla sua pagina contenente gli editoriali
Questi concorsi immetteranno nel sistema universitario "in crisi" altri 1.800 posti di professore ovvero 3.600 persone saranno promosse, internamente, nella maggior parte dei casi, con un aggravio sensibile sul FFO. Il precedente ministro Mussi ha ritenuto di fermare la riforma del sistema di reclutamento e di fare questa "regalia" agli Atenei che si lamentavano troppo ?
Come minimo, il meccanisco di reclutamento dei commissari mediante delle elezioni dovrebbe esser sostituito subito con un sorteggio palese tra una rosa di candidati scelti tra i migliori! Basta con questa storia pseudo-democratica delle elezioni ma anche delle commissioni nazionali: bisogna mettere in pista dei criteri maggiormente restrittivi e selettivi dei commissari, innanzitutto, altrimenti le commissioni replicheranno il male che rappresentano.
Nella fascia dei professori ordinari andrebbe distinto, in ciascun Ateneo, un gruppo di persone meritorie che possano fare scelte responsabili davanti alla comunità scientifica internazionale.
Senza gridare tanto ai "nuovi baroni" o allo scandalo, se si rendono maggiormente "aziendali" le nostre sedi, si dovrebbe riflettere bene sulla necessità di orientamenti per le nostre Università e di scelte di indirizzo che possono condurle a dei primati.
Non dobbiamo pensare solo ai rapporti con le aziende o alle applicazioni della ricerca ma anche alla peculiarità di alcune materie di studio e ricerca che non possono sussistere senza una Università.