Votazioni sospese con effetto immediato. Il consiglio dei ministri di ieri ha varato un decreto urgente che prevede che le università che hanno superato il tetto del 90% della spesa per il personale di ruolo non potranno bandire posti di docenti, né espletare i concorsi per i posti già banditi se non dall’entrata in vigore del decreto.
Inoltre per il personale si fissa solo il limite di spesa pari al 50% per il personale cessato l’anno precedente, destinando tale somma per almeno il 60% alla copertura di posti per ricercatori a tempo determinato ed indeterminato.
Le commissioni di concorso saranno composte dal membro nominato dalla Facoltà dell’Ateneo che ha bandito il posto (come è attualmente), mentre i restanti membri non saranno più eletti fra i docenti del raggruppamento scientifico-disciplinare, ma verranno eletti in una lista di 15 docenti, fra i quali saranno sorteggiati i 4 membri per concorsi da professori ordinari e associati e i due membri per le commissioni di concorso da ricercatori, per i quali, inoltre, non ci saranno prove scritte.
Insomma, si va nella direzione giusta! anche se sarebbe meglio abolire qualunque tipo di elezione e stabilire, a priori, periodicamente, liste eccellenti e poi sorteggiare ma questo non poteva certo esser fatto in una procedura d'urgenza.
Si poteva evitare questa situazione straordinaria semplicemente adottando misure e contromisure in tempo, senza dover correre ai ripari all'ultimo momento: attendiamo di vedere in dettaglio il decreto legge nella versione definitiva per un commento articolato.