giovedì 17 luglio 2008

Tagli (forse) si ma non indiscriminati!

L'Università nel suo insieme, dagli studenti ai docenti, ha detto e ripetuto che non intende sottrarsi a un severo processo di valutazione che porti alla valorizzazione del merito. La differenziazione dei finanziamenti ministeriali, in base al merito degli atenei, sarebbe il passo decisivo nell'attuazione di quel processo di autonomia e selezione (ridimensionamento dell'offerta didattica, riduzione delle sedi, etc.) che aspettiamo da anni. Inclusa, finalmente, la libertà di differenziare le tasse e gli stipendi. Questo permetterebbe di razionalizzare il nostro sistema ed incentiverebbe la competizione tra gli atenei: pochi ma buoni! potrebbe essere lo slogan da adottare ...

Se la manovra proposta dall'attuale governo è di tagliare indiscriminatamente si va esattamente nellla direzione opposta. Il decreto Tremonti prospetta di tagliare indiscriminatamente l'organico, riducendo le nuove assunzioni di giovani, e di tagliare indiscriminatamente gli stipendi, anche a chi sta lavorando bene e rappresenta l'eccellenza in ambito internazionale; inoltre, introduce lo strumento della fondazione privata come mezzo per attivare una selezione naturale: chi riesce a finanziarsi sopravvive!

Ma non è affatto sorprendente, se ci pensiamo bene, questa è una naturale conseguenza dei vari precedenti fallimenti in materia (sia del centro-destra che del centro-sinistra) Inoltre, la linea di governo è coerente con il pensiero liberale che rappresenta la maggioranza degli italiani.

Il messaggio che il governo intende dare ? Chi riesce a finanziarsi, ha amicizie che contano, anche se non ha nessun merito, ha il diritto di sopravvivere e chi, anche se bravissimo, in Italia, continuerà ad esser sottovalutato o neanche considerato ?

L'unica risposta che abbiamo è in Europa!

PS. Mentre scrivevo questa mattina il ministro Maria Stella Gelmini, ha spiegato le cinque grandi missioni del nuovo tavolo di consultazione permanente: garantire la qualità del reclutamento dei docenti, realizzare un sistema efficace e trasparente di valutazione, premiare le Università che ottengono risultati migliori in termini di qualità della ricerca e della didattica, prevedere un fondo per incentivare i docenti meritevoli, incoraggiare l'internazionalizzazione del sistema universitario.

Repetita iuvant !?